giovedì 19 marzo 2020

COME LEGGERE IL BOSCO


LEGGERE IL BOSCO

Il bosco fino a 2.000 anni fa copriva tutta Italia e costituiva l’unico paesaggio naturale. Da allora molto è cambiato. Il paesaggio attuale è la testimonianza di come l’uomo, spesso nel corso dei secoli, ha modificato l’ambiente naturale, trasformando zone paludose in campi da coltivare, sistemando corsi d’acqua, terrazzando le colline per farvi crescere la vite, l’ulivo, ecc….
Anche i paesaggi vegetali che vi proponiamo, pur rimanendo una testimonianza dello “stato naturale”, sono i risultati reali o possibili di una armonizzazione più o meno raggiunta tra la vegetazione, il suolo, il clima e l’uomo. La suddivisione, tratta da “Italia Verde” di Valerio Giacomini (Edagricole) è un utile riferimento per i ragazzi che vogliono progettare un parco, un giardino o un boschetto.

I grandi paesaggi dell’Italia:
    1)    Il paesaggio dell’olivastro e del carrubo: il più meridionale fra tutti è quello che contrassegna le zone a clima più caldo-arido, più “nordafricano”;     
    2)   Il paesaggio del leccio e dell’olivo: il più tipicamente “mediterraneo”, corrispondente ad un clima caldo meno arido, ma sempre con nettissima siccità estiva;
    3)   Il paesaggio della roverella, cioè della quercia a foglie caduche più somigliante per esigenza climatiche al leccio;
    4)   Il paesaggio del cerro e del castagno: più addentrato nelle valli o più alto sulle montagne, corrispondente ad un clima temperato-fresco;
    5)   Il paesaggio del faggio e dell’abete: schiettamente montano e proprio di climi freschi e sensibilmente umidi per accentuata piovosità o per localizzazione abituale di nebbie;
    6)   Il paesaggio dell’abete rosso e del larice: ormai quasi esclusivo delle montagne alpine, e proprio di un clima di altitudine meno umido e più freddo del precedente:
    7)   Il paesaggio degli alberi e arbusti contorti: costituisce una fascia al limite superiore delle foreste segnando il trapasso al mondo alpino propriamente detto, privo di vegetazione legnosa che non sia umilissima e di apparenza erbacea.











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